Una valanga di NO nell’Est Ticino

Il 4 dicembre sarà ricordata come una data “storica”.

Sono tornati a votare milioni di italiani e lo hanno fatto nell’occasione forse più importante di questo nuovo secolo, quella del referendum sulla Costituzione.

La famosa maggioranza silenziosa ha pronunciato un fragoroso NO alla rottamazione della Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza, perché c’è un limite a tutto e l’arroganza di Renzi e del suo Governo questo limite lo avevano superato da un bel po’.

Sono tante le riflessioni e le analisi che si sono fatte e si stanno facendo in questi giorni. Non voglio aggiungerne un’altra, che rischierebbe solo di annoiare. Ciascun cittadino, in fondo, ha sicuramente dato una lettura personale a questo voto.

Molti chiedono alla politica soltanto di interessarsi ai problemi reali delle persone e di dare risposte concrete sul lavoro, specialmente per i giovani, sulla sanità, sui trasporti, sull’ambiente, sui diritti, pesantemente attaccati dagli ultimi governi.

L’unica cosa che mi sento in dovere di fare è quella di RINGRAZIARVI.

Ringrazio i cittadini dell’Est Ticino che hanno espresso in maniera inequivocabile il proprio sentire a difesa della Costituzione Repubblicana. Un sentimento popolare con il quale Renzi e il suo Governo non ha più nulla a che fare.

Ringrazio una ad una tutte le persone che si sono mobilitate in tutti i Comuni dell’Est Ticino, da Arluno a Bareggio, da Sedriano a Vittuone, da Abbiategrasso a Magenta e a tutti gli altri paesi, mettendo in campo passione, generosità, un lavoro meraviglioso, mosso dal fuoco interiore dell’amore per la nostra Costituzione, dal rifiuto dell’arroganza del potere, dalla voglia di lottare per la giustizia sociale e per un mondo migliore per le nuove generazioni.

GRAZIE!

Rino Scialò
Coordinatore Sinistra Italiana Est Ticino