La mutazione genetica del PD purtroppo si sta trasferendo progressivamente dal centro anche ai territori e Sedriano ne è un esempio concreto. La scelta renziana del “partito della nazione”, che assume buona parte del progetto berlusconiano, ereditandone anche il blocco di interessi (e di voti) ha rotto definitivamente l’alleanza di centro-sinistra, purtroppo anche nelle realtà locali.
Non siamo contro le alleanze con il PD “a prescindere”, ma realizzarle è diventato sempre più difficile, se non impossibile. D’altro canto non ci interessano nemmeno i duri e puri dell’ideologia, i testimoni delle belle bandiere che guardano solo il loro ombelico. Abbiamo l’ambizione di essere una sinistra che vuole governare i processi e risolvere i problemi reali della gente.
SEL si è messa a disposizione fin dalla sua nascita di un progetto più grande, che unisse la sinistra in un soggetto politico alternativo non solo al populismo dall’alto di Renzi ma anche a quello grillino e a quello becero della Lega.
A Roma è nato il nuovo gruppo parlamentare della Sinistra, primo passo verso un nuovo partito
«di sinistra innovativo, unitario, plurale, inclusivo, aperto alle energie e ai conflitti dei movimenti dei lavoratori e delle lavoratrici, dei movimenti sociali, dell’ambientalismo, dei movimenti delle donne, dei diritti civili, della cittadinanza attiva, del cattolicesimo sociale», ed «europeo» in quanto «parte di una sinistra europea antiliberista, che con crescente forza e nuove forme, sta lottando per cambiare un quadro europeo insostenibile».
Noi rilanciamo a sinistra anche nel nostro territorio, dal basso.
A Magenta, a Corbetta, a Vittuone e in tutti i comuni dove sarà possibile ci mettiamo al servizio di questo processo unitario, aperto, inclusivo, che non sarà facile né immediato ma nel quale crediamo, per ricostruire la sinistra, per ridare voce al lavoro, per difendere il diritto di sciopero, la scuola pubblica, la solidarietà sociale, il civismo democratico e contro la logica del profitto a tutti i costi, delle rendite finanziarie, dell’austerità e dell’esclusione.
Sel Est Ticino