A Sedriano spazi elettorali non ancora allestiti. Cipriani distratto sul referendum No Triv

pubblica-aministrazioneE’ sempre più difficile contrastare i poteri forti. Già il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha fatto di tutto per evitare il referendum contro le trivellazioni, scegliendo infine la data del 17 aprile per farlo fallire.

Ha buttato via 300 milioni pur di non accorparlo al voto amministrativo, forzando la mano per il non raggiungimento del quorum.

Poi i vicesegretari del partito che dirige, il Pd, hanno avuto la spudoratezza di sostenere l’astensione al voto, una posizione vergognosa, assolutamente antidemocratica, che svilisce e depotenzia un istituto costituzionale di democrazia diretta, che permette al popolo di esprimersi direttamente su specifiche questioni.

Infine il silenzio mediatico della maggior parte dei mezzi di comunicazione di massa, televisioni in primis, con la gravissima mancanza di informazioni adeguate ai cittadini, soprattutto da parte di quello che dovrebbe essere il servizio pubblico della RAI.

Ma ormai siamo in un regime,  lo sappiamo, e queste schifezze ce le aspettavamo.

Quello che invece dispiace è vedere il disinteresse, la distrazione rispetto al referendum anche da parte delle istituzioni democratiche che dovrebbero essere più vicine ai cittadini, ossia le Amministrazioni Comunali.

Ok, non abbiamo il mare qui in Lombardia, ma almeno il “minimo sindacale” bisogna farlo, almeno i tabelloni per le affissioni dei manifesti bisogna metterli!

E invece?

E invece scopri che a Sedriano, amministrata dal Movimento 5 Stelle, che ha fatto della partecipazione diretta dei cittadini un suo cavallo di battaglia, a sole due settimane dal voto alcuni tabelloni ancora non ci sono.

Abbiamo girato e rigirato, come degli idioti, intorno alla scuola media, senza riuscire a trovarli. Eppure dovevano essere proprio lì, in via Rogerio da Sedriano. In altri punti del paese ci sono, devono esserci per forza pure lì.

Alla fine, increduli, abbiamo dovuto desistere. Ci siamo convinti, è proprio vero: i tabelloni non ci sono!

Ma, altra sorpresa, anche in via Verdi non ci sono. Eppure le carte parlano chiaro: i tabelloni dovevano essere anche lì, proprio in via Verdi.

Infine la Roveda, in via S. Massimo, di fianco all’edicola: la posizione è scandalosa. I tabelloni sono infestati da erbaccia alta e i manifesti non si vedono né provenendo da Sedriano né da Bareggio. Solo chi va a comprare il giornale, e magari si guarda un po’ in giro, forse riesce a coglierne la presenza.

Signor Sindaco, va bene che il M5S ha rinunciato ai manifesti per protesta per il mancato accorpamento del referendum con il voto amministrativo, ma questo non esime la Sua Amministrazione dall’assicurare le migliori condizioni per la propaganda referendaria agli altri partiti, i cui volontari mettono la loro passione al servizio di battaglie comuni, di democrazia, e  meriterebbero maggiore rispetto da parte dell’istituzione comunale.

Oltretutto, paragonata agli altri comuni limitrofi, dove tutto è stato organizzato perfettamente e in tempi congrui, questa disattenzione da prova di scarsa efficienza, di disservizio. E Sedriano non ci fa una bella figura.

Sel Est Ticino – Sinistra Italiana