Il sindaco indagato che si difende con i tabelloni a led

Accade a Sedriano. Il primo cittadino, accusato di corruzione, lancia messaggi dai pannelli elettronici del Comune

“Il sindaco ringrazia per la solidarietà e la stima ricevute”, è con questo messaggio diffuso attraverso i pannelli a led luminosi del Comune, che il primo cittadino di Sedriano (in provincia di Milano), indagato per corruzione, sta provando a risollevare la sua immagine e la sua popolarità tra i cittadini. Protagonista della trovata pubblicitaria è il pidiellino Alfredo Celeste, ad ottobre finito agli arresti domiciliari perché coinvolto nell’inchiesta su contatti tra politica e ‘ndrangheta, e dal 9 gennaio ritornato a piede libero.

I tabelloni sono dislocati in quattro punti stategici della città: in centro, nei pressi delle scuole, davanti al cimitero, di fronte alle poste. Dell’iniziativa del sindaco Celeste ha scritto l’edizione milanese di Repubblica in un articolo a firma di Gabriele Cereda:

L’inchiesta che ha travolto Celeste è la stessa che ha portato dietro le sbarre l’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, anche lui del Pdl, oltre a Eugenio Costantino, titolare di un negozio di compravendita oro, definito dai magistrati uomo vicino al clan dei Di Grillo-Mancuso. Per i pm, Celeste avrebbe utilizzato le proprie funzioni pubbliche per favorire gli interessi di Costantino, in cambio «del sostegno elettorale e finanziario ricevuto in occasione delle elezioni del 2009 e di quello futuro, con riferimento alle prossime elezioni nazionali». Imputazioni dalle quali il primo cittadino di Sedriano ha sempre preso le distanze.