IL SINDACO DI SEDRIANO E’ LIBERO. MA DA COSA?

ANCORA SEMPRE PIU’ DICIAMO NO ALLA MAFIA, NO ALLA ‘NDRANGHETA

Il 10 gennaio sono scaduti i termini di custodia cautelare agli arresti domiciliari del sindaco di Sedriano Alfredo Celeste. Non esiste più il pericolo di fuga, di reiterazione del rato né di inquinamento delle prove. Ma il capo di imputazione rimane intatto, come rimangono immutati i fatti accertati dalla Procura di Milano a carico del sindaco e, soprattutto, di alcuni maggiorenti del PDL sedrianese, Costantino e Scalambra, arrestati con l’accusa di associazione di stampo mafioso.

La presunzione di innocenza, principio costituzionale di assoluta civiltà giuridica, non lo esime dalle accuse mosse dalla Procura, non lo estranea dal contesto su cui aleggiano pesanti ombre mafiose né dalle amicizie di cui si è circondato. Fare il sindaco nonostante tutto e tutti, non è né un ordine del medico né un dogma biblico. Se la giustizia ha i suoi tempi, la sua logica e i propri riti, la politica, e il buon senso, suggeriscono che davanti a fatti di tale gravità, per i quali si è dimesso addirittura il consiglio regionale  intero, non è più possibile dare in mano a personaggi del genere la
gestione della cosa pubblica. Se un giorno arriveranno condanne su questa vicenda cosa diranno gli amministratori ai loro concittadini? Che hanno governato circondati dai mafiosi e collusi con loro? Per
questo abbiamo chiesto udienza al Prefetto, perchè il pericolo di infiltrazioni mafiose si può scongiurare con un atto cautelativo previsto per legge in casi del genere.

La ‘ndrangheta nel nord ovest milanese è viva e vegeta e i tentativi di infiltrare le pubbliche amministrazioni, dopo aver già contaminato a pieno l’economia, sono sempre più pressanti e pericolosi. Perchè le cosche della ‘ndrangheta vincente, quelle dei Barbaro- Papalia, si nutrono del territorio attraverso boss locali e soprattutto attraverso la “zona grigia” a cavallo fra economia, politica e criminalità. I rapporti, accertati, fra Scalambra-Costantino (esponenti politici sedrianesi e “consiglieri” del sindaco) con le ndrine locali dei Di Grillo e Mancuso sono il palese tentativo di infiltrazione mafiosa perciò, nonostante il sindaco si ostini a definirsi innocente, non
possiamo tacere. Con la mafia o si è d’accordo o si è contro, non solo a parole. Non è più tollerabile questa connivenza tra tessuto mafioso e amministratori locali. Perciò chiediamo al sindaco di Sedriano di fare l’unica e vera azione antimafia nelle sue possibilità: SI DIMETTA ASSIEME A TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE!

Non saranno minacce di querele a fermare la battaglia antimafia. Invitiamo tutte e tutti all’assemblea pubblica antimafia organizzata per mercoledì 16 gennaio h 21 al Teatro lirico di Magenta. E poi denunciateci tutti!

Carovana antimafia Ovest Milan