Bersani, il congresso e la rotta del Pd

di Pierfrancesco Majorino

Bersani è più di ogni altra cosa una persona stimata e da stimare. Non si può non riconoscerne l’intelligenza politica, la preparazione, la capacità, anche suggestiva, di indicare rotte, ad esempio sul terreno economico e sociale, da esplorare.

Ricordo anche che il congresso lo ha vinto sulla base di due principi – più o meno condivisibili ma chiari – : la costruzione di alleanze ampie e l’efficacia nella direzione del partito, finalmente, a quel punto, era il mantra dei bersaniani, “diretto” con chiarezza.

Mi pare che il segretario e il suo gruppo dirigente nazionale al momento su tutti e due i terreni navighino a vista. Semmai si assiste a scelte incomprensibili come la rinuncia delle primarie in Puglia. E sui giornali qualche esponente della “maggioranza” comincia a dare la colpa alle “minoranze” (in realtà piuttosto collaborative almeno sul piano nazionale), un classico del genere “buttarla in tribuna”. Il tempo per aggiustare la rotta c’è ancora. Tuttavia s’abbrevvia pericolosamente.

(Fonte: Affaritaliani.it)