Vendola rilancia lo “ius soli”. Pdl contro la ministra Kyenge: “Vuole anche la poligamia?”

Nichi Vendola
Nichi Vendola

Nonostante la frenata del Presidente del Consiglio, fanno ancora discutere le parole sulla cittadinanza del ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, che ieri ha rilanciato sullo “ius soli” aprendo alla possibilità di presentare un ddl di riforma in tema di immigrazione. “Lo ius soli è un ingrediente essenziale per definire che cosa debba essere la cittadinanza”, ha affermato il leader di Sel Nichi Vendola.

“I diritti che nascano sulla base del legame con il sangue e con la stirpe sono i diritti che appartengono a un clima e a una cultura opache, di derivazione fascista – ha aggiunto – io penso che ripartire dal diritto di cittadinanza per tutti i nati in Italia, è una necessaria, doverosa, dispensabile, irrinviabile riparazione.

Ma le parole della ministra hanno scatenato le proteste del Pdl, da Schifani a Gasparri, tanto da costringere  il presidente del Consiglio ad intervenire: “Sarà difficile trovare un accordo sullo ius soli”, ha spiegato Enrico Letta, anche perchè”queste materie sono fuori dal discorso programmatico”. Scontato il no della Lega: “La ministra dell’Integrazione pensa che andrebbe abolito il reato di immigrazione clandestina.   Io invece penso che andrebbe subito abolito proprio il ministero dell’Integrazione”, scrive il segretario della Lega lombarda, Matteo Salvini, su Facebook. Dal fronte del Pd si leva la voce del deputato Edoardo Patriarca. “Il ministro Kyenge non fa proclami solitari. Quanto esprime è da tempo sentito dalla popolazione italiana. Non vorrei che una parte del Pdl esprimesse solo una posizione ideologica” afferma “Gli immigrati siedono sui banchi di scuola accanto ai nostri figli, parlano meglio la nostra lingua di tanti nostri connazionali. Tutti quanti noi abbiamo a che fare con badanti o comunque con lavoratori che arrivano da altri Paesi. Parlare di cittadinanza, di voto alle amministrative vuole dire recuperare il tempo perduto e metterci allo stesso livello degli altri Paesi europei”.

Cécile Kyenge
Cécile Kyenge

Nel dibattito si inserisce anche Scelta Civica, che con una nota congiunta dei deputati Mario Marazziti e Milena Santerini (entrambi primi firmatari di una proposta di legge in tema di acquisto di cittadinanza), osservano: “L’Italia ha una forte necessità di una nuova legge che regoli la cittadinanza. Serve sfruttare tutte le forze presenti nel Paese per la crescita e l’unificazione nazionale” Dura la posizione della deputata del Pdl Elvira Savino, che si chiede se “dopo il ddl sullo ‘ius soli’, il ministro Kyenge intende presentarne anche un altro sulla poligamia, sulla scorta della sua esperienza familiare in Congo?. Se parte così – conclude – il governo rischia di non essere in sintonia con le esigenze reali della società”.

 Il deputato Pdl Maurizio Bianconi, invece, suggerisce alla Kyenge “di astenersi da proclami improvvidi quanto sgangherati su di un tema così delicato che investe i presupposti della nostra Costituzione, sulla quale lei ha giurato, i rapporti con l’Europa, i diritti soggettivi di ciascuno, valutazione di coesione sociale”.

E meno male che si chiama governo delle larghe intese, poche e non molto chiare viste le dichiarazioni in circolazione.