Sedriano – Il TAR blocca una colata di cemento. Accolto il ricorso di Legambiente

Milano, 23 ottobre 2013                                                                          Comunicato stampa

 

A Sedriano il TAR blocca una colata di cemento su 27mila metri quadrati di suolo libero

 

Il ricorso di Legambiente accolto dal Tribunale Amministrativo che annulla la variante del Comune

 

Legambiente: “Soddisfatti per la sentenza ma la nostra azione di vigilanza contro il consumo di suolo continua”

 

Il TAR blocca l’ennesima colata di cemento nel territorio agricolo della provincia di Milano. E in questo caso lo stop al progetto arriva per Sedriano, il Comune sciolto per mafia solo qualche giorno fa. Il Tribunale Amministrativo ha accolto, infatti, un ricorso presentato da Legambiente che denunciava palesi irregolarità nella variante urbanistica, approvata dall’amministrazione comunale, che prevedeva la realizzazione di oltre 42mila metri cubi di nuove costruzioni. Grazie all’attività legale dell’associazione ambientalista sono stati salvati ben 27 mila metri quadrati di prezioso suolo libero, che altrimenti sarebbero scomparsi per far posto a dieci palazzi di 4 piani ciascuno, più un nuovo fast food. Il lavoro di Legambiente ha dunque consentito, almeno per ora, che questo scempio venisse evitato in un’area già minacciata da una gestione non sempre trasparente del territorio, come dimostrano le recenti vicende che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale. Inoltre il nuovo cemento sarebbe colato in una zona sotto vincolo ambientale, il “Fontanile di Casa”, all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.

 

“Ci auguriamo che su questa trasformazione urbanistica non si allunghino le ombre dell’inchiesta ha portato allo scioglimento del consiglio comunale, ma anche se così dovesse essere la nostra associazione continuerà a tenere alta la guardia e battersi per il ripristino della legalità – dichiara Sergio Cannavò responabile Ambiente e legalità di Legambiente Lombardia – Siamo soddisfatti, ma anche consapevoli che il costante consumo di suolo che sta divorando i terreni fertili della nostra regione non può certo essere fermato a colpi di sentenza; per farlo è necessario approvare una legge che disincentivi l’uso di suoli liberi a favorisca la rigenerazione urbana”.

 

L’Ufficio stampa Legambiente Lombardia