(apcom) Le irregolarita’ rilevate nella lista “Per la Lombardia” a sostegno della candidatura di Roberto Formigoni non sono “orpelli” o minuzie superabili “a buon senso”. Questa la presa di posizione della lista “Penati presidente” in attesa di conoscere la decisione della Corte d’appello di Milano per il caso della lista Formigoni per le elezioni regionali, bocciata a causa della non regolarità di alcune firme. L’avvocato Vittorio Angiolini, in un comunicato, spiega che la giurisprudenza ritiene essenziali – allo scopo di accertare che la lista è presentata da un numero sufficiente di elettori – sia la data e il luogo dell’autentica sia la qualifica dell’autenticante, “non per vezzo” ma per sapere che davvero l’autenticante stesso sia qualificato ad autenticare. Così come, per la stessa ragione, deve essere certificata la qualità di elettori dei sottoscrittori. “In altre parole – conclude Angiolini – qui la forma è sostanza: perché in democrazia vince la maggioranza e quindi una maggioranza che si formasse al di fuori delle regole prestabilite non potrebbe essere più considerata tale e, pertanto, non sarebbe democratica”.