No alla deforma della Costituzione – Raccolta firme al mercato di Sedriano

E’ stata buona l’affluenza al gazebo organizzato dall’Anpi questa mattina al mercato di Sedriano. Molta gente si è fermata ed ha firmato. Molti altri, interessati all’argomento, hanno chiesto materiale informativo per documentarsi bene, segno che gli argomenti usati da Renzi sulla modifica della Costituzione non convincono i cittadini.

Del resto come si può affermare che la nostra legge fondamentale sia stata modernizzata, superando il bicameralismo perfetto, quando ciò non è assolutamente vero.

La modifica delle funzioni del Senato è stata fatta in modo assurdo, trasformandolo in un’assemblea di rappresentanti delle Regioni espressione dei partiti.

I cittadini non potranno più eleggere direttamente i senatori, non potranno più esercitare il loro diritto di scegliersi i propri rappresentanti. I senatori saranno eletti dai consigli regionali e saranno consiglieri regionali essi stessi e, in numero minore, sindaci. Come per le città metropolitane anche in questo caso si passa ad un’elezione di secondo livello, scippando ai cittadini il diritto di votare i propri rappresentanti nelle istituzioni.

Come si può modificare la Costituzione, scritta dai padri costituenti della patria, basandosi sulla logica del risparmio? E la democrazia, che fine fa?

Alcune leggi saranno bicamerali, altre monocamerali, emendabili dal Senato ma in maniera differenziata, perché gli emendamenti potranno essere respinti dalla Camera in alcuni casi a maggioranza semplice, in altri a maggioranza assoluta. Insomma, un gran pasticcio, con rischi di conflitti e confusione ben maggiore di adesso.

Inoltre il numero di firme necessarie per presentare leggi di iniziativa popolare viene triplicato, passando da 50 mila a 150 mila, rinviando ai Regolamenti Parlamentari le modalità di presa in esame di tali proposte, ben sapendo che con gli attuali regolamenti le leggi di iniziativa popolare rimangono nei cassetti e non arrivano mai in aula.

Insomma tutto il potere deve essere nelle mani del Governo e della sua maggioranza che non devono essere disturbati.

Se a tutto ciò aggiungiamo le storture della nuova legge elettorale, l’Italicum, che permette ad un partito che è espressione della minoranza degli elettori di prendersi la maggioranza dei parlamentari, di eleggersi anche il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale, allora si comprende come ci sia effettivamente il rischio di una grave deriva autoritaria nel nostro sistema politico.

Proprio come vorrebbe la J. P. Morgan!