Lavoro: Fassina(Pd), cambiare rotta con politica economica progressista

Stefano Fassina

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 31 ago – “I dati di luglio sulla disoccupazione nell’euro-zona sono l’effetto inevitabile della recessione in corso. Un’emorragia continua di lavoro, in particolare per le generazioni piu’ giovani, per le quali si arriva, anche nel nostro Mezzogiorno, al 50%”.

Lo rileva il responsabile economia e lavoro del Pd, Stefano Fassina, che si chiede “di quali ulteriori prove abbiamo bisogno per riconoscere che la linea di politica economica conservatrice prevalente nell’euro-zona, ossia austerita’ auto-distruttiva e svalutazione del lavoro, non soltanto non funziona, ma aggrava i problemi della finanza pubblica e gli squilibri macroeconomici tra i Paesi della moneta unica?”.

Secondo Fassina, “gli spread dei Paesi periferici rimangono elevatissimi perche’ la strada seguita genera recessione e innalza i debiti pubblici che, cosi’, diventano sempre meno sostenibili. Per ridurre il debito pubblico, obiettivo imprescindibile, e’ necessario cambiare rotta nell’euro zona. E’ necessaria una politica economica progressista orientata allo sviluppo e al lavoro, come indicato nell’Agenda Bersani. Altrimenti, oltre a un futuro di debito pubblico sempre piu’ alto, condanniamo le generazioni piu’ giovani a un presente di disperazione e apriamo la strada ai populismi anti-europeisti”.