L’autoritarismo del caudillo Renzi

Simbolo-SEL_est_ticino_153x153C’è una sottile linea rossa che accomuna tutti i recenti provvedimenti del Governo Renzi: l’autoritarismo.

A partire dal Jobs Act e dai suoi primi decreti attuativi, che promuove i licenziamenti, individuali e collettivi, e rende i contratti a monetizzazione crescente e a diritti decrescenti. Altro che contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti!

E’ un provvedimento che toglie cittadinanza al lavoro, rafforza il potere discrezionale delle imprese e rende i lavoratori licenziabili, ricattabili, insicuri.

Di tutto ciò abbiamo discusso lo scorso 27 aprile a Magenta, con Tino Magni (SEL), Onorio Rosati (SinistraDem), Vladimiro Merlin (PCd’I) e Jorge Torre (Cgil).

Oggi è stato approvato l’Italicum, una legge elettorale pessima, che Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di SEL, ha definito come una legge fatta ad hoc per costruire una democrazia decidente nella quale il popolo è obbediente, meglio ancora se silente. Se poi aggiungiamo la riforma della Costituzione, con un Senato di nominati da una delle caste politiche più corrotte, quella delle Regioni, a cui si aggiungono i nominati alla Camera proprio attraverso l’Italicum, ci rendiamo conto di come la nostra democrazia sia seriamente in pericolo.

Per saperne di più ti invitiamo all’incontro a più voci sulle riforme istituzionali dal titolo “Costituzione: una questione di democrazia“, prevista sabato 9 maggio, alle ore 14,30, presso la tensostruttura di Piazza Mercato, a Magenta, nell’ambito della festa Staffette Partigiane. Ne discuteremo con Paolo Ferrero (segretario nazionale PRC), Alessandro Capelli (segreteria regionale SEL), Erica D’Adda (senatrice PD) e Roberto Cenati, presidente Anpi Milano.

Domani, infine, c’è lo sciopero unitario della scuola, che protesta contro il disegno di legge di riforma cosiddetto “la buona scuola“. Si tratta in realtà di un altro provvedimento autoritario, una pessima riforma fatta contro gli insegnanti e gli studenti, all’insegna della propaganda. La mobilitazione della scuola prevede cortei in 7 città italiane, il nord Italia si ritroverà a Milano (concentramento alle 9,30 in piazza della Repubblica). Noi di Sel ci saremo, saremo al fianco degli insegnanti, del personale ATA e degli studenti, lasciati soli in questi anni e senza soldi, con un taglio di fondi senza precedenti (circa 8 milioni) e con un contratto bloccato dal 2006. Ci sarebbe bisogno di un decreto urgente che stabilizzi i precari: ne sono stati fatti tanti ma in questo caso no. Si preferisce, invece, investire i presidi di un potere assoluto nel reclutare i docenti e nel distribuire bonus economici, e umiliare gli organi collegiali, ridotti ad inutile orpello.

Ancora una volta siamo di fronte alla precarietà dei sudditi e all’autoritarismo del sovrano.

Sel Est Ticino