La Lega Nord caccia il sindaco. «La colpa? Non ha pagato l’Ici»

Espulso dal Carroccio il primo cittadino di Vedelago, Quaggiotto. Era moroso verso il suo Comune per 35 mila euro

VEDELAGO (Treviso) – Il sindaco è in debito col Comune che amministra e rappresenta, e per decine di migliaia di euro. Un paradosso. Eppure a Vedelago, comune della Castellana in provincia di Treviso, è proprio questo che ha spinto la Lega Nord a togliere la tessera a Paolo Quaggiotto: dal 2008 non avrebbe pagato l’Ici sugli immobili della sua società. «E quest’anno ha pure fatto approvare l’aumento dell’Imu sulla prima casa» commenta, con rabbia, un consigliere comunale. Troppo per il Carroccio: «Il sindaco deve dare il buon esempio, è il primo cittadino!», sbotta un leghista di lungo corso, che di queste cose dice di non averne mai viste. E così, ieri mattina, è partita la telefonata del segretario provinciale Giorgio Granello al sindaco Quaggiotto. Poi, a stretto giro, il telegramma con l’ufficialità dell’espulsione. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, ma di una decisione ragionata; solo che anche gli ultimatum lanciati dal movimento nelle scorse settimane, di cui si sussurrava nei corridoi, non erano serviti a niente.

«Dalla data odierna Quaggiotto non rappresenta più la Lega sul territorio», conferma il segretario provinciale Granello. Detto questo, la Lega si trincera nel silenzio. Il diretto interessato si è limitato a rispondere con poche parole: «Granello mi ha preannunciato questa mattina (ieri per chi legge, ndr) il provvedimento. Resto in attesa di chiarire quello che mi viene contestato e le motivazioni di quanto deciso». Ma in consiglio e in giunta il dubbio c’era da tempo, sollevato dalle minoranze. Quaggiotto è socio di maggioranza e procuratore speciale della «Immobiliare Quaggiotto & C.». Nella scorsa primavera, la consigliera di opposizione Fiorenza Morao aveva scoperto, fra i documenti del protocollo in municipio a Vedelago, che qualcosa non andava con i pagamenti del sindaco: mancava l’Ici sugli immobili della società, che ha avuto qualche problema con la crisi. Morao aveva quindi chiesto copia dei documenti sospetti per approfondire, ma il Comune aveva risposto di no per motivi di privacy. La consigliera si era rivolta allora, con un esposto, al prefetto. E anche da lì niente.

Nei mesi non si è stancata di cercare e nei giorni scorsi il segretario comunale le avrebbe dato la conferma che manc a v a : n e l 2008 e 2009 il debito Ici del sindaco ammonterebbe a circa 35mila euro, fra rate e sanzioni. E così, ieri mattina, il segretario provinciale della Lega Granello ha preso formalmente la questione in mano, la patata era diventata bollente. Ormai molti in municipio a Vedelago ritengono le dimissioni del sindaco doverose, ma nessuno le impone: se Quaggiotto se la sente, può continuare a fare il sindaco. Ma non sarà più un sindaco leghista. Quando la notizia dell’espulsione è circolata e ancora non si conoscevano i motivi dell’allontanamento, a Vedelago si pensava che il provvedimento fosse legato al caso Barcon, il grande polo agro-industriale bocciato dal consiglio comunale. Quaggiotto aveva perso la battaglia e la maggioranza. Ma oggi quella bocciatura sembra essere il male minore.

Silvia Madiotto

viaCorriere del Veneto.