Ignazio Marino: “SUL BIOTESTAMENTO FALSA L’APERTURA DELLA DESTRA”

Oggi alla Camera la destra ha approvato un inutile emendamento alla legge sul biotestamento.  La modifica, proposta dall’On. Di Virgilio, autorizza i medici a non somministrare più l’alimentazione e l’idratazione artificiali se inefficaci: mi sembra del tutto evidente che questa non sia altro che un’ovvietà ed è abbastanza ridicolo che tutto ciò sia letto come un’apertura della destra sul testamento biologico.
 
Somministrare una terapia quando questa non è più efficace si chiama infatti accanimento terapeutico oppure sperimentazione non autorizzata su esseri umani. I medici, in scienza e coscienza, sanno perfettamente quando una terapia non è più efficace e non è necessario che il Parlamento lo indichi in una legge. Allora perché la destra non si impegna a scrivere una legge che affermi con forza che se un antibiotico non è necessario non bisogna darlo? Oppure perché non occupiamo due o tre legislature, come accaduto per la legge sul biotestamento, a scrivere che non dobbiamo somministrare farmaci antiepilettici a chi non ne ha bisogno?

Se a giudizio del medico la terapia non serve è ovvio che si asterrà dal somministrarla, non c’è bisogno di un emendamento che umilia la professione medica e il suo codice deontologico. Insomma, la questione di fondo della legge non è se una terapia sia utile o non utile, il principio che dovrebbe essere stabilito è che ogni individuo deve essere libero di decidere a quali terapie sottoporsi oppure non sottoporsi. E nella legge che vuole la destra questo diritto è negato.