Ignazio Marino – Sconfitta ed errori per il Pd. Responsabilità da non eludere.

di Ignazio Marino

Sarebbe un errore non fare autocritica oggi e non ammettere che il centro-sinistra esce sconfitto dalle elezioni regionali. Nel PD hanno prevalso le alchimie strategiche di un gruppo dirigente che opera senza ascoltare il paese, e infatti gli elettori non hanno capito e in molti casi hanno preferito un voto di protesta. Va sottolineato il fallimento della classe dirigente del centro-sinistra nel sud, tranne in Puglia l’andamento caotico del PD in regioni come il Lazio e la Puglia, l’incapacità di interpretare le esigenze concrete del nord. Non si può pensare di trovare la soluzione ai problemi reali dei cittadini nel tatticismo delle alleanze.

Le persone chiedono e meritano una visione più ampia e lungimirante della politica, fatta di programmi e idee concrete: dal no al nucleare a una politica che salvaguardi chi continua a perdere il posto di lavoro a una sanità trasparente e senza sprechi e poi diciamo una volta per tutte basta ad indagati nelle liste. Io credo che al centro-sinistra sia troppo vago nel progetto di società che propone: per esempio, sul lavoro Pierluigi Bersani aveva annunciato mesi fa la volontà di arrivare in tempi brevissimi a una posizione di sintesi per l’intero PD. Non se ne vede traccia. Lo stesso vale per i diritti o il welfare.

Invece di compiacersi per la somma dei voti, si ammetta che non si è capito il Paese e si mettano in campo da oggi programmi concreti. Personalmente lavorerò con tutte le mie forze affinché questo avvenga ma dobbiamo voltare pagina senza esitazione. La Lega vince perché ha proposte chiare, sa dire sì o no, interpreta alcune esigenze delle persone. Io non condivido quasi nessun aspetto della politica della Lega ma non posso nascondere che il PD ha l’urgenza di recuperare sul territorio la fiducia della gente con determinazione e costruttiva autocritica. La politica di palazzo perde, sempre.