Ignazio Marino: “RU486: COTA VUOLE FARE IL GINECOLOGO?

Le dichiarazioni del neo-presidente del Piemonte sulla pillola RU486 sono del tutto inappropriate. Forse Roberto Cota sognava di fare il ginecologo e non il politico, per questo si intromette in quella che dovrebbe essere una relazione intima e professionale tra il medico e la sua paziente.

Minacciare che un farmaco, che ha ricevuto regolarmente l’autorizzazione ad essere messo in commercio dall’AIFA, resterà nei magazzini è un abuso di potere che fa già capire quale sarà il metodo leghista della nuova amministrazione regionale. Sinceramente su temi così delicati, che toccano nel profondo la salute e la sofferenza intima delle donne, sarebbe meglio attenersi a quanto prevede una legge equilibrata come la 194 e lasciare le valutazioni mediche ai medici. Ogni donna che si trova, purtroppo, a dover affrontare il dramma di una interruzione di gravidanza dovrebbe poter contare prima di tutto sul consiglio e il sostegno del suo medico che ha il dovere deontologico e professionale di informare su tutte le opzioni terapeutiche disponibili. La scelta deve essere la più adatta dal punto di vista clinico e non politico e va fatta con il consenso informato della donna. Il metodo di questa destra tende sempre all’imposizione ma è un metodo sbagliato che nega la libertà mentre va difeso il principio che sulle decisioni mediche che riguardano le persone non può decidere chi vince le elezioni.