Ignazio Marino: “QUANDO IL CARCERE NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE”

Mi è sembrato di fare un salto indietro, nell’Ottocento. Celle luride e affollate, internati seminudi sotto l’effetto di dosi massicce di psicofarmaci, assenza di medici e anche un caso di contenzione su un letto ereditato forse dai manicomi qualche secolo fa (di quelli con un buco in mezzo per la caduta degli escrementi). Ecco cosa ho visto durante una ispezione (nell’ambito di una inchiesta della Commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale) nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Quell’uomo era scarsamente sedato, perchè in grado di rispondere, coperto da un lenzuolo ma completamente nudo, con polsi e caviglie strettamente legati alle assi metalliche del letto. L’ospedale psichiatrico dipende ancora dal ministero della Giustizia, dato che il governo siciliano non ha recepito il passaggio di competenze al ministero della Salute: la situazione è inaccettabile perché è come se la nuova normativa non esistesse, visto che la regione Sicilia non l’ha recepita. E’ come se fosse fuori dallo Stato.

La risposta che oggi pomeriggio è arrivata dall’assessorato siciliano alla Salute è burocratica e impersonale: evidentemente lì nessuno si è preso la briga di entrare nell’unico ospedale psichiatrico giudiziario della regione.

(Fonte: sen. Ignazio Marino)