Expo – ARRIVANO I TURCHI?

Spuntano indiscrezioni su un eventuale subentro di Smirne a Milano per Expo

Lo spettro di Smirne torna ad aleggiare all’ombra della Madonnina. Dopo due anni e mezzo dalla vittoria di Milano sulla rivale turca, dopo mesi e mesi di indecisioni, di valzer di poltrone, di scontri, di risse, di tutti contro tutti e di poco o nulla di fatto, l’Affaire Expo subisce l’ennesimo contraccolpo.

Secondo indiscrezioni riportate sulle pagine di un noto quotidiano economico, Smirne si sarebbe candidata a sostituire Milano per l’organizzazione dell’Esposizione Universale. Una scialuppa di salvataggio per una nave- quella della macchina organizzativa dell’evento messa e rimessa in piedi più volte dalla truppa meneghina- che sta andando a picco, in cambio di accordi economici tra le due città, più il risarcimento per i costi sostenuti fino ad oggi dagli enti locali per l’organizzazione e un versamento extra che andrebbe a tamponare il buco economico entro cui stanno venendo risucchiati uno ad uno gli enti locali lombardi.

Solo un pour parler? Solo una “bufala estiva”, come l’ ha definita prontamente il Governatore della Lombardia Roberto Formigoni? Può darsi. Ma le voci di un eventuale colpo di scena saranno senz’altro arrivate fino a Parigi, al Bureau International des Expositions che nel marzo di due anni orsono decretò per 85 a 65 la vittoria di Milano sulla città turca.

Facile elencare gli insuccessi dell’organizzazione di Expo collezionati in questi mesi: la staffetta alla guida dell’organizzazione dell’evento tra Lucio Stanca dopo un testa a testa di settimane con Paolo Glisenti e Giuseppe Sala, la guerra per bande tra il Ministro all’economia Giulio Tremonti, il vice Ministro ai Trasporti Roberto Castelli e il Sindaco sulla possibilità di sforamento del patto di stabilità, il drastico ridimensionamento dell’evento nei contenuti e nelle infrastrutture, i ritardi sui lavori, il nodo sull’acquisto dei terreni ancora da sciogliere.

E’ un pantano da cui si fa sempre più fatica ad uscire. Difficile però si accetti di passare la patata bollente a Smirne alla vigilia delle elezioni amministrative. La vittoria di Parigi è forse l’unico obiettivo centrato dal Sindaco, pronto a ricandidarsi nel marzo del 2011 con il benestare del Premier nonostante il tiepido entusiasmo tra le fila del Pdl e soprattutto le mire della Lega.

Ammettere una sconfitta che molti tentano ancora strenuamente di negare sarebbe un autogol clamoroso. E d’altra parte l’eventualità di un flop alla vigilia dell’evento rimane dietro l’angolo. Ad appena 1700 giorni di distanza.

Giulia Cusumano

(Fonte: ChiamaMilano)

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