Europa senza muri

Si è svolto ieri pomeriggio, martedì 28 agosto, un presidio di cittadine e cittadini molto partecipato, in Piazza San Babila, a pochi passi dalla Prefettura di Milano.

Il presidio è stato organizzato in occasione dell’incontro tra il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, per manifestare contrarietà a misure quali l’esternalizzazione dei confini e i respingimenti, che i due vorrebbero adottare come soluzioni  al fenomeno complesso e globale delle migrazioni.

Il fenomeno necessiterebbe di scelte condivise a livello europeo, come il ricollocamento obbligatorio dei richiedenti asilo in tutti gli stati dell’Unione,  che invece è da sempre osteggiato dall’Ungheria e da tutto il Gruppo di Visegrád.

Pertanto Viktor Orbán non è e non può essere un partner strategico per l’Italia in Europa e l’onorevole Salvini, in qualità di Ministro dell’Interno, sta commettendo un grave errore, sacrificando gli interessi e la credibilità del nostro Paese, nonché la dignità delle persone migranti che approdano sulle nostre coste.

La manifestazione, molto bella e riuscita, è stata un’ottima risposta agli argomenti che istigano all’odio razziale nel dibattito pubblico del Paese.

Tuttavia non bisogna distogliere l’attenzione  dai veri problemi, come il lavoro precario, lo sviluppo economico orientato agli interessi di pochi, la sicurezza sociale che manca, l’accesso troppo spesso negato ai diritti fondamentali quali la casa, la salute.

Ieri erano in piazza, insieme, come era giusto che fosse, PD e centri sociali, pisapiani, boldriniani, LeU, PaP ma attenzione all’ennesima ammucchiate elettorale senza un senso politico.

La Sinistra, in questo momento storico, non ha bisogno di questo.

Purtroppo è quello che Laura Boldrini ha già cominciato a delineare, senza consultare la base. L’ennesimo post che scavalca iscritti, militanti, dirigenti, senza una discussione democratica.

Il disegno è quello delineato già in passato, prima di candidarsi con LeU e quando tesseva la tela del centro-sinistra con Pisapia. Un disegno su cui, pare di capire, sia d’accordo anche Bersani e che porta dritti dritti tra le braccia del PD.

E i contenuti? Le proposte condivise? Non è che gridando al lupo al lupo contro Salvini, i razzisti, i fascisti e invocando l’unità a prescindere che si risolleva la Sinistra dal baratro in cui è caduta.

E’ un film già visto, contro Berlusconi. Non serve, non ha senso. Avrebbero invece molto più senso proposte e posizioni precise sulle liberalizzazioni, sulle privatizzazioni, sulle politiche di austerità.

Fare una lista unica alle europee per mandare qualcuno nel PSE al Parlamento Europeo per continuare a fare le politiche di austerità sarebbe un suicidio politico, che spingerebbe ulteriormente la gente ad avvicinarsi ai partiti attualmente al governo.