Ci illuminiamo di meno

Le persone che inventano la lampadina a pedali. Le persone che decidono di investire sull’energia solare nonostante i tagli economici del governo. Le persone che installano sulle loro scuole o aziende o municipi dei pannelli fotovoltaici o degli impianti minieolici o idroelettrici. Le persone che capiscono come inquinare meno possa essere a tutti gli effetti un buon affare. Tutte loro sono persone che, poco a poco, luce su luce, contribuiscono fattivamente a cambiare l’Italia.

Da queste parti, infatti, si è sempre sostenuto che l’investimento sulle energie rinnovabili fosse il migliore affare possibile per il nostro Paese in questi anni in cui la crisi economica ci spinge a rinnovare il nostro sistema produttivo. Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il vento, con il sole, con il mare, con il calore del terreno, con le biomasse. Così anche quest’anno, dove non arriva la lungimiranza della nostra politica, può arrivare l’opera di uno dei programmi radiofonici più popolari d’Italia, ovvero “Caterpillar” di Rai Radio2. Sono loro, infatti, a lanciare per il sesto anno consecutivo l’iniziativa “M’illumino di meno”: la Giornata del Risparmio Energetico. E a invitare tutti, “dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali”, a misurarsi con la green economy.

Decine di migliaia di ascoltatori e cittadini, in tutte le città d’Italia, hanno aderito negli anni passati decidendo di seguire un simbolico “silenzio energetico”, spegnendo per una sera tutte le luci e le fonti di energia in case, uffici, aziende, istituzioni pubbliche. Una sorta di matatona delle buone intenzioni energetiche. D’altronde iniziative come questa contribuiscono sicuramente alla diffusione di una maggiore consapevolezza sul consumo indiscriminato di energia (a tale proposito: stampare e ricordarsi il decalogo delle buone abitudini energetiche sul sito di Caterpillar). Quest’anno la sfida pone un simbolico passo avanti: non più solo lo spegnimento simbolico ma un’accensione virtuosa all’insegna delle energie rinnovabili, con l’invito a sperimentare praticamente per un giorno le energie rinnovabili, escogitando un modo per accendere una luce pulita. Il 12 febbraio 2010 sarà il giorno fatidico: per gli ascoltatori in giro per l’Italia e per chi potrà essere presente ai Mercati di Traiano a Roma alle ore 18 dove si svolgerà un raduno aperto a istituzioni, associazioni e privati cittadini, chiamati a testimoniare il proprio impegno per consumare e produrre energia in modo meno impattante per l’ambiente. Noi pensiamo che non sia il caso di mancare.

E pensiamo che sarebbe il caso di impegnarsi affinché non manchi nemmeno, a livello ufficiale e nazionale, il Partito Democratico. In quanto all’illuminazione virtuosa pensiamo di essere già avvantaggiati con le nostre proposte sull’ambiente e sulla green economy, sul produrre meglio e sul pretendere energia pulita. Si tratta di come vorremo “accendere” il Paese, ed è nei nostri programmi e in quelli che vogliamo fossero di tutti i democratici. In quanto al silenzio energetico ci piacerebbe che il Pd desse il buon esempio spegnendo alle 18,00 di venerdì 12 febbraio le sue luci e i suoi dispositivi elettrici, dalla sede nazionale a Roma fino ai circoli in ogni città e provincia italiana, giacché quale miglior banco di prova del radicamento sul territorio che quello di dare il buon esempio sul rispario energetico? Mettere in ombra le insegne del Pd, per una sera, sarebbe il miglior modo per illuminarle.

(Fonte: Cambia l’Italia)