Superstrada Vigevano – Malpensa: No alla proposta Censi

Simbolo-SEL_est_ticino_153x1537 dicembre 2015

In seguito alla richiesta di incontro con i ministeri competenti, formulata ad ottobre dai Parchi del Ticino e Sud Milano e da Città Metropolitana, il 9 e il 10 dicembre prossimi ci saranno due incontri che potrebbero rivelarsi fondamentali circa il destino della famigerata tangenziale Vigevano – Malpensa.

Nel primo si incontreranno i rappresentanti dei Parchi, della Città Metropolitana e dei Comuni interessati. Nel secondo gli stessi attori saranno ricevuti, a Roma, dal Ministero delle Infrastrutture.

Su entrambi i tavoli pare che l’ipotesi in discussione sarà quella perorata dalla consigliera delegata della Città Metropolitana, Arianna Censi (PD), la quale sta facendo passare su tutti i tavoli la sua proposta come quella di mediazione della Città Metropolitana.

Ciò è assolutamente falso e nasconde il tentativo strumentale di compiere il primo passo del progetto ANAS, da completare poi tramite la TOEM (Tangenziale Ovest Esterna di Milano).

La proposta di Arianna Censi  non è mai stata discussa né in Commissione né in Consiglio Metropolitano. A ottobre il Consiglio Metropolitano ha votato un Ordine del giorno (presentato dal capogruppo SEL, Pietro Mezzi) che diceva NO al progetto Anas e SI al progetto del Parco del Ticino, mentre la proposta di Censi era stata cassata perché mai discussa.

Anche il direttivo del Parco Sud si era espresso a favore del progetto alternativo del Parco del Ticino e contro il progetto di Anas. La proposta avanzata da Arianna Censi  altro non è che la riproposizione del progetto ANAS nella sua prima tratta (da Ozzero ad Albairate) che, appunto, delinea il primo tratto della tangenziale.

L’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Metropolitano del 7 ottobre scorso si conclude così: “il Consiglio Metropolitano esprime per l’insieme delle motivazioni sopraesposte, parere contrario al progetto Anas;
chiede al ministero delle Infrastrutture di sospendere l’iter di approvazione del progetto stralcio;
agli enti competenti di rivedere, nella procedura di Via, l’acquisizione di tutti i pareri dei soggetti coinvolti;
di riprendere il confronto istituzionale sulla base della proposta alternativa formulata dal parco del Ticino e condivisa dal Parco Sud Milano e dalla maggior parte dei sindaci della zona;
la creazione di un Tavolo istituzionale di concertazione, finalizzato a proporre una nuova proposta viabilistica, di minor impatto e costo, mirata a risolvere prioritariamente i nodi viabilistici oggi esistenti, garantire l’assetto territoriale e ambientale esistente e la minimizzazione del consumo di suolo, a favorire la mobilità ciclistica; all’interno di tale Tavolo, la Città metropolitana si impegna, in accordo con i Comuni della zona, a formulare delle proposte tecniche coerenti con quanto sostenuto dalle stesse amministrazioni comunali del Sud Ovest milanese.

Se davvero si dovrà discutere della proposta Censi, chiediamo al Direttivo del Parco Sud, che si riunirà prima dell’incontro con i Comuni e Città Metropolitana,  di bocciare tale proposta e di confermare l’adesione al progetto alternativo presentato dal Parco del Ticino.

E’ inconcepibile, inoltre, escludere dalle decisioni le associazioni ambientaliste e culturali, gli agricoltori, i comitati, i cittadini che a migliaia, in questi anni, hanno manifestato la propria contrarietà all’opera ed attuato costantemente una cittadinanza attiva.

E’ necessario convocare una nuova conferenza dei servizi  e dare avvio ad una nuova valutazione di impatto ambientale così come chiesto nell’ordine del giorno della Città Metropolitana.

 

SEL Est Ticino