13 milioni di SI non sono pochi

grazie_referendum_notrivChe sarebbe stata una battaglia dura lo sapevamo.

Era una lotta impari contro il potere politico, contro le lobby del settore “oil & gas”, tra le più potenti (e prepotenti); contro l’oscuramento mediatico, contro l’insipienza e, talvolta, la malafede di giornalisti ed opinionisti.

E però è stata una battaglia bella, combattuta a viso aperto e con coraggio, a difesa del nostro mare, dell’ambiente, della salute dei cittadini, in favore di scelte energetiche moderne, di una transizione graduale ma progressiva verso fonti rinnovabili e compatibili con l’ambiente.

Al contrario di chi ha vinto truccando le regole della partita, utilizzando la sua posizione di comando per boicottare il voto.

Ma non si può più dire, oggi, proprio dopo questa sconfitta, che si trattava di un referendum piccolo e insignificante, di una questione marginale, di un consultazione inutile. Perché nonostante la disparità delle forze in campo, ben 15 milioni e mezzo di italiani sono andati a votare, dei quali 13 milioni e 300 mila circa hanno votato SI.

A tutte queste persone diciamo GRAZIE!

Grazie per essere stati cittadini consapevoli e attivi, partecipi della vita democratica del Paese, indipendentemente dalla scelta fatta nell’urna. Perché la libertà, la dignità di cittadini, il rispetto e la valorizzazione della democrazia e della Costituzione repubblicana si esplicano proprio attraverso la partecipazione al voto.

Ci fa soltanto pena il parlamentare Ernesto Carbone, membro della segreteria nazionale del PD, che si è permesso di prendere in giro, attraverso Twitter, coloro che si sono recati a votare, tra i quali moltissimi iscritti del suo partito. Non è, evidentemente, degno della carica e della funzione che ricopre. I cittadini se ne ricorderanno alle prossime elezioni.

Un ringraziamento grande a tutti coloro che, nell’Est Ticino, si sono dati da fare, hanno fatto volantinaggi nelle stazioni, nei mercati, nei quartieri; a coloro che hanno attaccato i manifesti, a chi ha organizzato incontri pubblici di informazione e di dibattito; a chi ha consumato suole, tempo, denaro.

Tutto questo dà speranza ed è di stimolo per i giovani.

E’ stata una battaglia bella, nonostante tutto. Questa volta ha vinto il cinismo dei poteri forti, sfruttando l’astensione dal voto, sempre più in crescita nel nostro Paese. Ma 13 milioni di SI non sono pochi e fanno ben sperare per la battaglia del referendum costituzionale di fine anno.

logo_SI_est_ticinoRino Scialò
Coordinatore SEL Est Ticino – Sinistra Italiana