Vittuone – Bartezzaghi e Milani, una “fuga” imbarazzante

Perché due assessori, di cui uno all’urbanistica (Bartezzaghi), decidono di partecipare ad un’assemblea pubblica sul PGT se poi, nel bel mezzo della discussione, si alzano e se ne vanno, senza dare risposte?

E’ un atteggiamento che lascia interdetti. Era prevedibile che ci fossero delle critiche da parte dei cittadini. D’altra parte nel corso dell’assemblea non vi sono nemmeno stati attacchi personali rivolti ai due assessori. Soltanto una cittadina ha criticato la scelta del sindaco Tenti di affittare con soldi pubblici un camper, durante la festa di Santa Croce, e lì dare ai cittadini che lo avessero chiesto delle spiegazioni “personali” sul PGT. Tenti è stato definito come “un papa che riceve nel confessionale”.

E’ stato proprio dopo questo intervento che i due assessori, Bartezzaghi e Milani, se ne sono andati.

Una scelta poco rispettosa non solo verso il folto pubblico presente, che si aspettava delle risposte, ma anche verso i relatori, da Bodini, capogruppo del PD, che nel suo intervento non ha mai usato toni particolarmente polemici, all’architetto Milella; dal presidente di Legambiente Lombardia, Di Simine, al consigliere regionale Francesco Prina, che tra l’altro non aveva ancora parlato.

Di fronte ad un atto amministrativo di importanza fondamentale come il Piano di Governo del Territorio, che oltretutto prevede interventi radicali, come l’abbattimento delle scuole dell’infanzia ed elementare di via Olof Palme per far posto a palazzi di 4 piani ed il trasferimento delle scuole presso un centro scolastico da realizzare nella zona di Via Restelli, due amministratori come Bartezzaghi e Milani non possono piantare tutti in asso e andarsene senza assumersi pubblicamente la responsabilità politica del loro agire.

Ecco perché tanti cittadini si sono sentiti offesi venerdì sera e hanno gridato “Vergognatevi!”.

Un comportamento come quello avuto da Bartezzaghi e Milani lascia supporre due cose: o sono in malafede o non sono all’altezza del loro ruolo, perché chi “scappa” o ha qualcosa da nascondere  oppure ha paura e non ha la forza di reagire.

In entrambi i casi l’unica deduzione che si può fare è che sono dei pessimi amministratori.